Nel mondo del fast fashion, mentre cerchiamo un modo più sostenibile per vestirci, sembra naturale consigliare a ciascuna di usare il più a lungo e il più frequentemente possibile un capo che ha acquistato. Sicuramente è giusto, ma è importante anche capire che arriva un momento in cui quel capo non ce la fa più, va lasciato andare. È arrivato alla fine della sua vita.
Nel vostro armadio ci possono essere, anzi ci sono sicuramente, dei capi di cui disfarsi. Non vi sto parlando di decluttering e di capire “cosa vi dà gioia”, quello è un lavoro più complicato, che va sicuramente fatto, ma solo dopo aver capito cosa vi dona e cosa vi piace. Al momento, è il caso di capire quando un capo è così usurato da non poter più essere indossato, nemmeno per una cena in famiglia o una passeggiata semi sportiva.
Purtroppo, mentre siamo le più spietate giudici di noi stesse per quanto riguarda il nostro corpo, non lo siamo altrettanto con i capi che utilizziamo, in parte non ci accorgiamo, in parte non vogliamo vedere, che quel capo non è più indossabile. Le ragioni sono tante, la prima tra tutte è che abbiamo fatto tanta fatica per trovarlo, funziona bene, risolve molti problemi e non vogliamo ripassare per la stessa trafila del nuovo acquisto. Molto spesso poi, i capi non sono più fatti per durare anni, possono resistere una stagione o due, non sono più creati per essere riparati, se si scuciono non c’è quasi margine per ricucirli, i tessuti si rovinano facilmente e non abbiamo più la stessa cura nel lavarli che si aveva un tempo… Anche perchè, non abbiamo più il tempo da dedicare loro che si poteva avere molti anni fa e la mancanza di tempo, più la riduzione drastica della qualità, porta inevitabilmente a questo.
Aggiungiamo poi, che spesso, specie nelle scarpe, un capo dopo un po’ di utilizzi diventa più comodo, e dopo tanti utilizzi, lo è ancora di più.
Così facciamo finta di niente e tiriamo avanti troppo, con ballerine sformate, sneakers con pelle tagliata e macchie che non vengono via, pantaloni lisi o molli, maglioni a cui abbiamo tolto troppe volte i pallini, magliette con ingiallimenti da sudore o di pallini, borse le cui tracolle si sono leggermente scucite, camicie con i colletti o i polsini lisi, abiti scoloriti e cappotti con fodere strappate.
Lo so che il quadro è desolante, ma sono sicura che avete anche voi qualcuno di questi capi nell’armadio, perciò sono qui peresortarvi a sostituirlo, è faticoso lo so, avevate “risolto un problema” con quell’acquisto e quando facciamo entrare un capo nel nostro armadio ci piacerebbe che fosse eterno, ma così non è, purtroppo. Tutto il lavoro che avete fatto per trovare questo capo perfetto si vanifica quando esso è rovinato, strappato, scucito o sporco e impossibile da pulire a dovere. Non importa quanto il look sia ben riuscito se la scarpa è sformata, se la maglia è piena di pallini o la blusa ingiallita.
Quindi, adesso correte nel vostro armadio, trovate i capi che adorate che non ce la fanno più e adoperatevi per sostituirli ad uno ad uno. Non saranno tanti e non sarà difficile, ricordate che non dovete cercare esattamente lo stesso capo, se lo rivendono uguale perchè no, ma in caso contrario non ammattite a cercarlo identico, ricordate solo le caratteristiche come il colore, la forma, la comodità che lo hanno reso perfetto.
E quindi, ora pubblico questo post e vado a cercare un paio di ballerine rosse perchè le mie sono ormai rovinate, qualche maglietta bianca per sostituire quelle coi pallini e un cardigan corto, visto che il mio ha ormai troppi fili tirati.
Quanti capi del vostro armadio non ce la fanno più? Avete provato a ripararne alcuni senza successo?